Il giallo italiano ha piú di settant’anni e in questo lasso di tempo ha acquisito una personalità diversa da quella dei modelli stranieri. In Italia, infatti, si è imposto un genere che ha sovente per protagonisti funzionari delle forze dell’ordine (non a caso si chiama anche poliziesco) assai lontani, però, dagli eroi-investigatori d’Oltreoceano. Oggi poi, il giallo che va per la maggiore è il noir, con autori d’eccezione come Lucarelli, Fois, Baldini. Ci sono inoltre numerose «signore del giallo»: si pensi a Laura Grimaldi o a Nicoletta Vallorani. O giallisti, che sotto il nume tutelare di Gadda, non smettono di reinventare la lingua (come Camilleri). E gialli giocati sul filo dell’ironia o della reinvenzione letteraria. 
Insomma, da Sciascia e Buzzati, passando per i sommi esempi di Fruttero&Lucentini e Scerbanenco, il panorama del giallo italiano continua a evolversi. Questa antologia, curata da Mauro Piola e Annalisa Cichella, raccoglie diciotto racconti degli autori piú rappresentativi, divisi in cinque sezioni: «I nostri investigatori», «Noir all’italiana», «Le gialliste», «Tra umorismo e ironia», «Prestati al giallo»