La "storia culturale" ha esplorato, negli ultimi decenni, il campo delle mentalità e delle emozioni. Un orientamento storiografico che ha affinato gli strumenti per interpretare gli universi mentali del passato.

Il senso del tempo promuove questo orientamento: la descrizione delle culture, viste nel loro contesto economico, politico e sociale, è la strada migliore per far rivivere appieno i "mondi in fieri", in tutta la loro ricchezza, complessità, varietà.

Il senso del tempo è un manuale che, nel proporre integralmente i contenuti della migliore tradizione manualistica della scuola italiana, li ricombina, scompone, seleziona per dare spessore e ragion d’essere alla conoscenza del passato. Ecco perché, per esempio, azioni e culture di uomini e di donne sono integrate nel tessuto della «grande storia» quali oggetti d’analisi di straordinaria capacità espressiva: i mezzi di comunicazione, i consumi e la pubblicità, le arti, gli stili di vita, lo sport, il linguaggio, la filosofia, i rituali, la medicina e la scienza, la religione – ma anche temi dalle forti implicazioni simboliche e politiche, come il corpo e il genere, le differenze etniche – tematizzano criticamente la narrazione degli eventi.