Ancora un testo su Virgilio, il poeta antico piu' letto e studiato, il classico per eccellenza; evidentemente il Mantovano ha qualcosa da dire alla nostra generazione. Impius miles, un'antologia che propone una rapida ma puntuale lettura delle Bucoliche e delle Geogiche,coglie con sorprendente chiarezza il significato del messaggio virgiliano. Il titolo, di per se' significativo, mette a nudo la personalita' del poeta che, rinnegando la violenza della guerra per averne sperimentato di persona le nefaste conseguenze, lancia un rassicurante invito alla pace in un epoca che, dilaniata da lotte civili, e' caratterizzata da instabili e precarie condizioni di vita. Con tono accorato il poeta rappresenta la gioia di chi, tra disordini civili, espropriazioni ed assegnazioni di terre ai veterani, che di agricoltura hanno certo poca esperienza, e' riuscito a mantenere indenne il possesso del proprio campo e l'immensa tristezza di chi, per colpa della guerra, ha assistito all'assegnazione del proprio terreno ad un soldato barbaro. Oltre all'orrore della guerra ed al desiderio di pace, altri spunti poetici affiorano dalla lettura delle Bucoliche e delle Georgiche; fra essi emergono alcuni problemi,tuttora attuali, quali la difficolta' di un lavoro sicuro, il fenomeno dell'urbanesimo, il difficile rapporto tra potere politico ed intellettuali.
I brani antologici, commentati con sobrieta' e chiarezza, sono un costante invito alla riflessione ed offrono spunti per approfondimenti e collegamenti infra e multidisciplinari.