Adolescenza: età ingrata e difficile o vulnerabile e meravigliosa? Probabilmente tutte queste cose insieme, come sa bene chi è in contatto quotidiano con gli adolescenti. Età comunque in cui, espresso o meno, c'è un desiderio fortissimo di confronto e dialogo; con se stessi, con i coetanei, con gli adulti. Perché l'individualità – sempre, ma particolarmente nella fase della formazione – non si realizza al di fuori del riconoscimento reciproco, un riconoscimento che si chiama convivenza.
Ogni percorso di convivenza passa inevitabilmente da una posizione di apertura, dalla scelta di mettersi in gioco, dall'accettare che uno sguardo o una situazione ci possano modificare. E ciò in una condizione, altrettanto inevitabile e non necessariamente negativa, di rischio, perché gli esiti non sono mai garantiti a priori.
Questo libro di racconti costruisce occasioni di dialogo; offre una serie di spunti da cui pescare – nell'ordine che si crede e che può essere suggerito dalle circostanze – opportunità di ascoltarsi e di parlarsi.

Racconti ma non solo. La proposta si articola in:

• venticinque racconti integrali di autori novecenteschi italiani e stranieri (leggeri, gravi, umoristici, drammatici), raccolti attorno a cinque temi – La percezione di sé, La percezione dell'altro, La relazione, Appartenere, Esserci – ciascuno introdotto da un breve testo che evoca problemi e situazioni. Ogni racconto è corredato da un cappello, dalle note e da un ricco apparato didattico, articolato in “Comprensione”, “Analisi”, “Riflettere e lavorare sul testo”;
• due dossier in cui, attraverso la lettura di brani non narrativi, tornare in altro modo a riflettere, discutere, misurarsi sugli stessi temi;
• in esordio del volume, la possibilità di uscire allo scoperto, per quel che si vuole, con il gioco dell'Atlante dei sentimenti e delle emozioni.