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Classico
Un classico della letteratura spagnola, sempre attuale per il desiderio di conoscenza e di avventura che contraddistingue l’uomo d’ogni tempo.
Contenuto
Don Chisciotte, nobiluomo di campagna, trascorre il tempo a leggere romanzi cavallereschi ed è tanto preso dalle avventure raccontate che impazzisce, identificandosi con i personaggi preferiti.
Il suo immaginario fantastico, così popolato di eroi e di cavalieri, lo induce ad autonominarsi cavaliere di ventura, difensore dei deboli e dei poveri. Si organizza per la partenza e chiama il suo cavallo Ronzinante, nomina Sancio Panza suo scudiero ed elegge come dama del cuore una contadina, Dulcinea del Toboso.
Iniziano così le esilaranti, appassionanti e fantasiose avventure di questo cavaliere senza macchia, che scambierà un’osteria per un castello, duellerà contro dei mulini a vento ritenendoli minacciosi giganti, ravviserà, in pacifici greggi, eserciti ed armi, si perderà in vagheggiati amori… e quant’altro ancora comparirà nella sua lucida follia.
Tematiche
Riscoperta delle gesta e del mondo degli eroi e dei cavalieri
• Aspetti della società cavalleresca e della relativa epoca storica
• Ideali, imprese e rischi dei cavalieri
• Gerarchie sociali nel mondo medievale
• Esaltazione ed idealizzazione dell’amore femminile
Evasione in un immaginario fantastico a compensazione di una vita banale
• Divario tra realtà e fantasia
• Importanza dei valori personali
• Fede incrollabile in un ideale etico comportamentale
• Fiducia nell’amore e nella giustizia
Sete di avventura in persone di ogni età
• Importanza del coraggio
• Buona dose di “lucida follia”
• Fascino dell’avventura tra realtà e fantasia
Percorsi interdisciplinari
• La società spagnola nel ‘600 a confronto con quella italiana
• Gli ideali cavallereschi del ‘600 a confronto con quelli medievali
• I “valori” (intesi come ideali) di oggi e quelli di ieri
Miguel De Cervantes
Nacque ad Alcolà de Henares (Spagna) nel 1547. Morì a Madrid nel 1616.
Attratto dalla vita militare, fu in Italia al servizio dei Colonna.
Fu ferito a Lepanto e fatto prigioniero in Algeri.