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Due le scelte strategiche alla base di questo nuovo e originale corso di Scienze umane: la funzionalità e la flessibilità.
La funzionalità risponde al problema dell’anticipazione dei contenuti e del carattere composito della disciplina e si esprime concretamente nel duplice strumento approntato: storico e sistematico.
Il tomo storico ancora le Scienze umane a un percorso cronologico nel quale i saperi raccolti nella disciplina sono esposti nel loro graduale costituirsi e concreto intrecciarsi. Gli studenti sono quindi aiutati a ricostruire il percorso evolutivo che ha portato al costituirsi dei saperi e vengono fatti accostare ad autori impegnativi solo per la parte relativa all’ambito delle Scienze umane. Il tomo disciplinare (Psicologia per il 1° e per il 2° biennio; Sociologia/Antropologia per il 2° biennio e il 5° anno) accosta il sapere in modo sistematico, cioè ordinato e coerente.
La flessibilità risponde al problema della vastità degli orizzonti della disciplina Scienze umane in quanto confluenza di Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia. Qui entra in campo la Guida per il docente che propone percorsi trasversali (rispetto al tomo storico e a quello/i disciplinare/i attorno a temi forti, come l’apprendimento, la scuola ecc.) e richiama i raccordi interdisciplinari con i contenuti che contemporaneamente vengono insegnati in altre discipline, come Storia o – nel 2° biennio e nel 5° anno – Filosofia ecc.).
La principale preoccupazione degli Autori è stata quella di favorire l’organizzazione della didattica e la pratica dell’apprendimento utilizzando strumenti grazie ai quali lo studente può aver chiara l’unità fin dall’inizio, ma pensati anche per offrire al docente spunti cui introdurre la spiegazione e favorire lo studio ordinato dell’allievo.