Una storia letteraria essenziale, ma di alto livello.

Enzio Cetrangolo, recentemente scomparso, è stato uno dei maggiori latinisti del secondo dopoguerra. Traduttore straordinario, autore di saggi memorabili, è stato un finissimo conoscitore della lingua e della storia letteraria latina. 
Lo scopo che Cetrangolo si prefigge in quest'opera è di fornire una sintesi di ciò che è essenziale conoscere di un periodo o di un autore. Si tratta quindi di una storia sintetica, densa di contenuto, di livello elevato; ma di grande chiarezza, lucidità e intensità di esposizione. Una storia estremamente documentata con un ricco apparato di citazioni (fornite in traduzione o con la sintesi del loro senso a fianco). 
L'autore non si concede inutili digressioni, ma presenta ciò che, da grande latinista, considera essenziale e che ritiene uno studente debba conoscere di un autore e di un opera latina. 

Una considerazione a sè va fatta per la lingua di Cetrangolo, rara e raffinata, elegante, latineggiante. L'approccio iniziale potrà non essere immediato, e presentare una difficoltà per lo studente, ma superato il primo ostacolo, la lingua si rivelerà per quello che è, estremamente meditata, concisa e ricca di contenuti, espressi lucidamente e in modo diretto. Il contatto con la lingua di Cetrangolo sarà quindi per lo studente un'esperienza di stile, l'occasione di leggere un testo non banale, non sciatto, ma di grande eleganza espressiva e precisione di contenuti; un esempio di come si possa scrivere in modo elegante e concettualmente ricco insieme. 

Integra l'opera di Cetrangolo una scelta di testi critici in chiusura di ogni sezione. Nella parte finale del testo, inoltre, viene proposto un questionario finale di verifica sui vari capitoli, ad opera del curatore e un'Appendice con i quadri cronologici riassuntivi.