Il racconto è la commovente e coraggiosa storia di Valerio Vailati e della sua famiglia: ebrei che si trovano improvvisamente travolti dal vortice della follia nazista e che vengono privati, inizialmente, di tutti i diritti (compreso quello alla felicità) e poi della vita stessa. L'autore ci fa seguire la Storia (quella importante, quella che finirà nei libri) attraverso le vicende private dei personaggi che popolano le pagine del libro: Valerio e i suoi familiari, i prigionieri del campo di sterminio, i compagni di fuga, i partigiani, senza dimenticare alcune figure davvero esistite ed episodi storici documentati, come la cattura di uno spaurito Mussolini. I sentimenti che permeano la vicenda non sono l'odio o il desiderio di vendetta da parte degli ebrei o dei partigiani, ma sono l'anelito alla libertà, la forza della fede, e la fiducia nel futuro.