Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è un romanzo a metà strada tra il fantastico, il giallo e il racconto del mistero e del terrore.

Come il contemporaneo Oscar Wilde nel suo Ritratto di Dorian Gray, anche Stevenson appare, in quest'ora, affascinato dall'analisi del male e delle ambiguità dell'animo umano. In particolare lo attrae lo sdoppiamento presente in ogni essere umano e che si configura come una rottura dell'integrità della persona, come scissione del Bene e nel Male e, in definitiva, come l'ambivalenza della stessa coscienza umana.

Scritto in un tempo record (due mesi, comprese le revisioni) è tutt'oggi considerato il capolavoro di Stevenson e uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi.