L'epistolario di Cicerone è forse l'opera più personale ed intima, da cui emerge l'uomo, che "fotografa" in modo autentico. L'opera costituisce anche una testimonianza storica importantissima di un momento particolare della repubblica romana, di cui riporta mentalità, costumi, problematiche, fatti e personaggi noti e meno noti, faziosità ed entusiasmi, paure e crisi, delicate fasi di una transizione epocale che sfocia nel potere assoluto. 

Questa antologia vuole riprodurre una immagine della varietà di momenti, argomenti, problematiche e sentimenti che hanno segnato l'esistenza dell'uomo politico. 
Il criterio della scelta è stato quello di proporre, ricostruendo un tracciato biografico e insieme storico, toni e finalità diverse, di presentare il breve messaggio informativo a fianco della lettera ufficiale o politica, la comunicazione stringata e frettolosa così come quella articolata e curatissima sul piano stilistico, il tono confidenziale come quello paludato ed aulico. I brani, che riportano quasi sempre integralmente le lettere, sono per la maggior parte in lingua originale, preceduti da un breve commento e seguiti da note morfosintattiche e concettuali; in alcuni casi viene riportata la traduzione in italiano, anch'essa corredata di note esplicative. 
Ad alcune missive sono aggiunti alla fine dei questionari di approfondimento al testo nonché di analisi morfosintattica. 
Stessa finalità si propongono le schede tematiche. 
La sezione finale dell'opera è costituita da proposte di percorsi, appena abbozzati e suggeriti, di carattere pluridisciplinare, finalizzati ad offrire un imput per lavori di approfondimento ulteriore. 
Il tutto completato proprio a tale scopo da una bibliografia essenziale e da un glossario dei termini retorici. 
Queste tematiche sono presenti anche nei volumi di autori e di letteratura: Novos decerpere flores,  Apertis otia portis, Iustum e Iter.