Questa edizione de “I promessi sposi” presenta delle caratteristiche che la distinguono dalle molte edizioni ridotte del romanzo, presenti sul mercato dell’editoria scolastica. Agli alunni viene proposto un testo continuo e dotato di una propria autonomia. Il testo, cioè, non è antologizzato e mancano le tradizionali interpolazioni dei curatori. Le note sono molto agili e aiutano il ragazzo nella comprensione del testo, senza disturbarne la lettura e togliere il piacere del testo. Le esercitazioni sono finalizzate – piuttosto che allo sviluppo degli aspetti cognitivi – al parlare, allo scrivere, al “far fare” i ragazzi. Si punta, cioè, sulle capacità creative degli alunni piuttosto che sull’obbligo di assimilare i contenuti. Presenta un corredo di schede di commento, di analisi e informative, organizzate in modo da favorire la trattazione di quattro grandi unità didattiche, senza tuttavia costringere l’insegnante a usare questo schema. Matteo Speraddio ha curato l’impostazione generale, la riduzione, l’articolazione del testo, le schede di commento; G. Brindisi le note a margine e le appendici; Mariarosaria Izzo le esercitazioni didattiche.