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Il tema del doppio si intreccia da sempre alle speculazioni sulla natura e sulla genesi dell'umanità. In letteratura è un motivo molto diffuso e nel teatro antico si declina per lo più nella forma del sosia, ispirando opere comiche, in cui lo scambio di due personaggi, estranei tra loro ma accomunati dagli identici tratti somatici, provoca divertenti equivoci.
Tra l'Ottocento e il Novecento il doppio acquista una sfumatura inquietante e, oltre a diventare il tema prediletto del genere fantastico, consente, in chiave psicanalitica e in ambito psichiatrico, di analizzare sia le complesse dinamiche che regolano la formazione dell'identità soggettiva sia le alterazioni della stessa. La comparsa del fenomeno del doppio nella vita adulta assume, soprattutto, una duplice funzione: la proiezione esterna dei desideri frustrati e dell'istintività repressa dalla coscienza morale, l'indizio rivelatore di una personalità disturbata sul piano relazionale, la quale vive con difficoltà l'incontro con l'altro.
Riflettere sul doppio non significa solo soffermarsi sulla ricchezza dei processi culturali che il tema mette in atto, ma consente anche di interrogarsi sulle zone sommerse dell'interiorità individuale, in cui affonda l'enigma che contraddistingue la natura umana. Il volume analizza il doppio da due diverse angolazioni. La prima affronta lo sdoppiamento secondo le forme classiche utilizzate dalle discipline creative: sosia, ombra e specchio. La seconda si concentra sulle teorie e sulle interpretazioni del fenomeno del doppio dal punto di vista clinico e psicanalitico. Il libro contiene pagine letterarie, ma anche stralci nostalgici desunti dai diversi campi del sapere, nonchè una scelta di quadri e film significativi che possono fornire allo studente un'ampia trattazione di questa tematica così presente nell'immaginario umano.