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Tra i classici italiani più noti in tutto il mondo, Il principe di Machiavelli è anche uno dei meno compresi. Da secoli si sono succedute interpretazioni differenti, di condanna e di assoluzione, di rettifica e di rifiuto, di accettazione e di travisamento. Testo scottante come pochi, eternamente problematico e dunque “moderno”, Il principe sembra pretendere da parte del lettore una netta presa di posizione, costringendolo a esercitare il suo spirito critico in maniera che non si limiti a ‘imparare’ quanto l’autore gli va insegnando, ma si esponga a giudicare, riflettere, reagire. Non solo opera precettistica, dunque, ma aperto laboratorio di prassi politica, il capolavoro di Machiavelli è anche e soprattutto una provocazione, un problema aperto che chiede di essere affrontato.
Gli apparati di questo volume, la lettura espressiva di Fabrizio Gifuni e il “racconto” di Riccardo Bruscagli offrono l’opportunità che dell’opera si parli nel senso pieno della parola.
IL CURATORE: RICCARDO BRUSCAGLI
Allievo a Firenze di Lanfranco Caretti, ha condotto tutta la sua carriera nell’ateneo fiorentino, dove è stato ordinario di letteratura italiana e preside della Facoltà di lettere e filosofia. Cinquecentista (ma anche appassionato del Carducci prosatore), si è dedicato soprattutto allo studio della poesia cavalleresca, del teatro e della novellistica del Rinascimento.
L'ATTORE: FABRIZIO GIFUNI
Fabrizio Gifuni è attore di cinema e teatro. Nel grande schermo e in televisione ha preso parte a più di trenta film, collaborando, fra gli altri, con Amelio, Giordana, Cavani, Capuano, Winspeare, G.Bertolucci e R.Scott. Ideatore e interprete di numerosi spettacoli teatrali, dal 2002 al 2012 lavora, sempre con Bertolucci, al progetto Gadda e Pasolini, antibiografia di una nazione con gli spettacoli Na specie de cadavere lunghissimo e L’Ingegner Gadda va alla guerra o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro (Premio Ubu 2010 come migliore spettacolo e migliore attore dell’anno). Rivelazione europea nel 2002 al Festival di Berlino, nel 2012 riceve il Premio Gianmaria Volonté.