Con le Ultime lettere di Jacopo Ortis Foscolo inaugura la grande stagione narrativa otto-novecentesca e, contemporaneamente, crea il primo eroe moderno della nostra letteratura. Collocabile in quella linea irrazionalistica che, partendo da Pascal, perviene all' esistenzialismo novecentesco, Jacopo Ortis è così, oltre che personaggio rivoluzionario e romantico, anche emblema del traumatico impatto giovanile col mondo reale e del complesso delle spinte disgreganti cui l' uomo è sottoposto. Il romanzo è commentato tenendo conto delle sue complesse componenti letterarie e culturali, delle strutture narrative e degli esiti formali. Non poche le novità del commento: i rapporti sinora ignorati con Shakespeare, il ridimensionamento della presenza alfieriana, una più consistente trama di debiti nei riguardi di Rousseau, un significato inedito - e più inquietante - del suicidio. Non ultima una lettura formale del testo, che si avvale, in modo chiaro e accessibile, degli strumenti della moderna narratologia.