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Più di trecento racconti e sei romanzi in un decennio, dai trent' anni alla morte, sono il bilancio di un' attività intensa e folgorante "come una meteora", è stato detto. D'un colpo celebre nel 1880, dopo la pubblicazione di Boule de suif, Maupassant si staccò dal gruppo dei naturalisti per continuare ad osservare le cose e a scriverne con grande libertà e indipendenza ("Credo che per produrre non si debba tanto ragionare. Ma si deve guardare molto, e pensare a quello che s' è visto. Vedere: è tutto qui, e vedere giusto. Per vedere giusto, intendo coi propri occhi e non con quelli dei maestri"). Al Maupassant novelliere è dedicata questa raccolta di quindici racconti che offrono gli esempi più felici e più rappresentativi dei vari filoni tematici che si possono individuare nella sua produzione. Trovano così posto in questa raccolta racconti ispirati alla guerra franco-prussiana del 1870 e allo sport del canottaggio sulla Senna, al mondo dei piccolo-borghesi parigini e a quello delle cocottes; racconti ambientati nell' amata Normandia e racconti ‘fantastici’, legati alla dissociazione psichica e all'inconscio. I racconti sono presentati in quell'ordine cronologico che secondo la critica più recente consente di cogliere appieno lo straordinario itinerario umano e artistico di Maupassant, che ebbe a dire: "Scrivo perché porto in me questa seconda vista che è la forza e al tempo stesso la miseria degli scrittori".