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Primo dei romanzi della "Trilogia della Rosa" - fiore simbolo di voluttà - Il Piacere (1889) è il primo e forse più famoso romanzo di D' Annunzio: influenzato dalle poetiche della narrativa d' oltralpe, supera il naturalismo e tenta l' analisi psicologica dei personaggi e lo scandaglio della vita intellettuale. Al centro delle vicende amorose ambientate nella Roma umbertina fin de siècle è Andrea Sperelli, rappresentante italiano nella galleria degli eroi decadenti, con la sua vita raffinata e mondana di giovane esteta, educato a "fare la propria vita come si fa un' opera d' arte". Il romanzo, segnato tanto profondamente da un autobiografismo estetizzante, dalla ricerca del Bello e dell' esperienza eccezionale, è un' opera narrativa fondamentale nell' itinerario letterario e ideologico dannunziano; un libro rivolto al proprio tempo, legato ai gusti e alle aspettative del pubblico borghese e agli interessi della nascente industria editoriale, costruito come "un organismo letterario", contraddistinto da uno stile che è un' "esagerazione dell' eleganza", come ebbe a dire lo stesso D' Annunzio. L' edizione curata da Senardi, ampiamente annotata, comprende una corposa introduzione volta a tratteggiare il quadro storico-culturale in cui il romanzo si colloca, a ricostruire la figura di D' Annunzio nei suoi vari aspetti, ad analizzare modi e strutture di una prosa ricca e cesellata, a capire come D' Annunzio sia riuscito "sociologicamente a costruire un' immagine di sé tanto sfaccettata da vincere la sfida del gusto con i più diversi settori di pubblico".