Il racconto, scritto con stile semplice e scorrevole, narra la storia di Mariolino, un ragazzo nato e cresciuto in uno sperduto paesino di montagna. La vicenda si svolge nell’estate del 1963, anno che segna la fine del cosiddetto “miracolo economico”, con tutte le sue contraddizioni economiche e sociali, ben rimarcate nell’intreccio narrativo.
Conseguito il diploma di avviamento professionale, Mariolino viene premiato dai genitori con una “vacanza” nella città dove dovrà poi frequentare le scuole superiori.

Accolto in seno ad una cordiale famiglia, stringerà forti legami di amicizia con Ciccio ed altri ragazzi, con i quali contenderà, ad una “banda” rivale, un campetto di calcio di periferia. Una contesa che, irrimediabilmente stroncata dall’irrefrenabile cementificazione di quei luoghi, diverrà la straordinaria occasione di una fraterna alleanza fra i contendenti.
Lo svolgersi del racconto è segnato da momenti di grande divertimento e di esilarante coinvolgimento.
La narrazione diventa anche un esemplare spaccato di un’Italia protesa al benessere, al culto della televisione che si affaccia nelle case, alle comodità degli elettrodomestici, all’ambizione sociale ed economica. Questi argomenti sono accuratamente affrontati
nelle schede di approfondimento (la TV cambia i costumi, il lavoro minorile, il “miracolo economico”, l’abusivismo edilizio, gli incidenti sul lavoro, l’emigrazione, i borghi abbandonati), che forniranno agli allievi spunti di riflessione su problemi sociali, allora come oggi, in buona parte irrisolti.
Ogni capitolo è seguito da varie ed articolate Proposte di lavoro, finalizzate alla comprensione del testo, alla riflessione sul lessico ed all’indispensabile produzione scritta.